UN'ALTRA STORIA

La storia, una parola fredda, vuota, lontana. A scuola non si studia la storia, si imparano dei fatti. La storia non è altro che inchiostro stampato sulle pagine di un noioso libro. Non ne siamo attratti, non suscita emozioni, non rievoca ricordi o memorie passate. Insomma, non ha nulla a che vedere con la nostra realtà. Sciocchezze, la storia fa parte di noi, chiamiamola passato o tradizione essa non ci abbandonerà mai, è la carta d’identità dell’umanità. Come fare quindi a divulgare la storia? Come renderla più “umana”? La risposta si trova proprio dentro ognuno di noi. La storia non si studia, si vive. La storia si scrive con i ricordi non con le parole. Questa “storia inedita” raccontata cerca di rendere più personale la storia, quella vera. Dentro la storia, quella con la S maiuscola c’è n’è un’altra che racconta l’esperienza di milioni di persone, di sconosciuti che hanno visto e vissuto ognuno un frammento, un momento diverso dentro al quel grande mare della storia, dove solo le grandi navi di pochi potenti figure si ancorano al ricordo e tramandano le loro gesta ai posteri.

Chi è quindi il protagonista di questo racconto? Il ricordo felice e drammatico di un’infanzia segnata dalla guerra. Una guerra diretta da occhi diversi, puri e pieni di vita; una guerra che non viene ripresa dai libri di storia, questa è la guerra degli innocenti e che presto verrà dimenticata.