Il Tesoro dei Lidi
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Publisher Description
Questa graphic novel vuole essere un affresco sulla civiltà Nuragica che, all’epoca dell’ambientazione, il 1222 a.C., era la più avanzata nel mediterraneo occidentale.
I Nuragici non hanno lasciato testi scritti o, almeno, non ci sono pervenuti. Eppure hanno eretto torri alte fino a venti metri, ricavando cupole a tholos e rampe elicoidali all’interno delle loro mura ciclopiche. Mura ciclopiche che, guarda caso, ricordano molto da vicino quelle delle città greche di Tirinto e Micene, culla della civiltà micenea coeva a quella nuragica.
L’architettura nuragica aveva qualcosa di sensazionale, e la sua diffusione nell’isola dalle vene d’argento qualcosa di straordinario.
Ma qual è l’antico legame tra la Lidia e la Sardegna? Pensiamo solo al nome della capitale della Lidia, Sardis, e come Erodoto, nel primo volume de “Le Storie”, già scrivesse della carestia che si abbatté su quella regione e delle sue tragiche conseguenze durante il regno di Atys…
In questo volume fa la sua prima apparizione Fish, un ragazzo nuragico di umili origini, catapultato all’improvviso, per un tragico evento di cui è testimone, in un’impresa che sembra più grande di lui: la ricerca di un fantomatico tesoro portato in Sardegna dai coloni Lidi. Ma il ragazzo dimostrerà qualità inaspettate di fronte alle inevitabili avversità e scoprirà che la sua ricerca è diretta verso un altro tesoro, che tutti noi abbiamo a portata di mano e che spesso perdiamo di vista… noi stessi!