Solar
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Beschreibung des Verlags
Pochi altri autori riescono come McEwan a far appassionare il lettore ai destini di personaggi quantomeno discutibili, «eroi» che attraggono in misura proporzionale al disgusto che suscitano. È il caso di Michael Beard: basso, grasso, inverosimile seduttore, fedifrago patentato e marito seriale al quinto matrimonio, a poco più di cinquant'anni è ormai uno svogliato e dispotico burocrate della scienza da quando la genialità, che pure in gioventù gli valse il Nobel per la Fisica, lo ha abbandonato. Da successore di Einstein ad almanacco vivente dei sette peccati capitali (con una certa predilezione per gola e lussuria): la parabola esistenziale di Beard sembra condurlo inesorabilmente verso la malinconica contemplazione della propria decadenza. Almeno fino al giorno in cui gli viene affidato il Centro nazionale per le energie rinnovabili: tra i suoi sottoposti non tarda a mettersi in luce un giovane, Tom Aldous, tanto brillante quanto ingenuo (almeno agli occhi del cinico Beard) nella sua aspirazione a «salvare il mondo». Eppure il progetto di Tom non è così campato per aria se, come dice, la sua scoperta è in grado di risolvere una volta per tutte i problemi energetici del pianeta. L'incontro tra il giovane ricercatore e il maturo scienziato avrà sviluppi inaspettati come solo un abile (e malizioso) architetto del romanzesco quale è McEwan riesce a concepire: un intreccio che, lungi dall'essere fine a se stesso, è l'occasione per un confronto spietato con una morale collettiva indifferente, al di là degli slogan, ai rischi del riscaldamento globale.
Con Solar è come se l'autore inglese rivedesse il detto di Marx: tragedia e farsa non devono darsi necessariamente in successione, ma possono riverberarsi l'una nell'altra nello stesso momento. Ciò che condividono, e verso cui entrambe tendono, è la catastrofe: sia essa quella individuale di un uomo ridicolo, o quella planetaria di un'umanità che si autocondanna all'estinzione.
«Un'opera incredibilmente riuscita, forse la migliore di McEwan ad oggi».
Financial Times
«In Solar, McEwan fa sfoggio di una giocosità, di uno humour, di una varietà di stili che non avevamo mai visto prima».
Spectator
PUBLISHERS WEEKLY
Booker Prize winner McEwan (On Chesil Beach; Atonement) once again deploys domestic strife to examine the currents of worldwide change. This time, McEwan shoots for the sun, with the promise of solar energy gradually legitimizing itself in the mind of Nobel Prize winning physicist Michael Beard. While Bush v. Gore drags on across the Atlantic and Beard's fifth marriage dissolves in an adulterous haze, the waning laureate rides his reputation to a cushy position at a U.K. climate research center, where he is generally disdainful of his younger colleagues. Then, following an epiphany of sorts, Beard pins the accidental death of a rival scientist on his wife's lover and steals the other man's research. By 2009, Beard is in New Mexico, riding high on ill-gotten funding and patents and within sight of a curious redemption. Beard is a fascinatingly repulsive protagonist, but he can't sustain a novel broken up by fast-forwards (all of which require tedious backstories) and a stream of overwritten courtships. The scientific material is absorbing, but the interpersonal portions are much less so troublesome, since McEwan seems to prefer the latter making for an inconsistent novel that one finishes feeling unpleasantly glacial.