Figlia della cenere
-
- 9,99 €
-
- 9,99 €
Descrizione dell’editore
«Con Teresa Battaglia, Ilaria Tuti fa il miglior regalo che uno scrittore possa fare ai suoi lettori: qualcuno cui affezionarsi.»
Donato Carrisi
«Teresa Battaglia è la meravigliosa e stramba creatura dell'artista e scrittrice friulana Ilaria Tuti, che ha regalato alla sua detective un cuore grande, un carattere indomito e il «cognomen omen» della fiera fotografa siciliana Letizia Battaglia. »
ttl - La Stampa - Raffaella Silipo
«La mia è una storia antica, scritta nelle ossa. Sono antiche le ceneri di cui sono figlia, ceneri da cui, troppe volte, sono rinata. E a tratti è un sollievo sapere che prima o poi la mia mente mi tradirà, che i ricordi sembreranno illusioni, racconti appartenenti a qualcun altro e non a me.
È quasi un sollievo sapere che è giunto il momento di darmi una risposta, e darla soprattutto a chi ne ha più bisogno. Perché i miei giorni da commissario stanno per terminare.
Eppure, nessun sollievo mi è concesso.
Oggi il presente torna a scivolare verso il passato, come un piano inclinato che mi costringe a rotolare dentro un buco nero.
Oggi capirò di dovere a me stessa, alla mia squadra, un ultimo atto, un ultimo scontro con la ferocia della verità.
Perché oggi ascolterò un assassino, e l’assassino parlerà di me.»
Dopo Fiori sopra l’inferno e Ninfa dormiente, torna il commissario Teresa Battaglia in una storia intrisa di spietatezza e compassione, di crudeltà e lealtà, di menzogna e gentilezza. L’indagine più pericolosa per Teresa, il caso che segna la fine di un’epoca.
Recensioni dei clienti
Cenere
Forse meno coinvolgente dei precedenti libri !
Altro bel libro
Il quarto capitolo della saga del commissario battaglia e’ molto bello. Il personaggio è un capolavoro. La storia è avvincente e l’autrice è quasi poetica nel narrarla. Questo inceppa un po’ il ritmo del libro secondo me.
Troppe descrizioni varie inutili
Mi sono piaciuti finora tutti i libri di Ilaria Tuti, suggestivi, avvincenti. Questa volta però si è fatta prendere la mano da ridondanti descrizioni sia degli ambienti che degli stati d’animo della Commissaria. Ti fanno addirittura perdere il filo. Non sono certa che finirò di leggerlo. Peccato, spero sia solo un incidente di percorso.