…In principio c’erano le foglie della Sibilla
Descrizione dell’editore
C’era una volta la Sibilla, una sacerdotessa di Apollo, che aveva un suo oracolo nei pressi dei Campi Flegrei e dall’ antro della caverna, in cui dimorava, consegnava ai pellegrini, che la interpellavano sul futuro, i suoi vaticini incomprensibili.
Ci sono oggi, i Tarocchi, un mazzo di carte, facilmente reperibile nelle librerie specializzate di tutto il mondo, che vengono acquistati e consultati da chi vuole conoscere il futuro.
Dalla Sibilla ai Tarocchi, sono passati più di duemila anni e, nel frattempo, molte cose sono cambiate: l’uomo ha evoluto le proprie conoscenze, ha smesso di credere nelle divinità che regolavano la vita degli esseri umani, ha investito la propria persona di una dignità sempre maggiore, ha combattuto per la libertà di pensiero, ha saputo porsi nel mondo, sapendo di dover sempre progredire, per assicurare a sé e ai propri simili dei risultati consoni alle esigenze della vita.
Ma, come la Sibilla una volta, i Tarocchi, oggi, mantengono una posizione poco dissimile, in quanto molte persone li interrogano per conoscere l’evoluzione del proprio futuro, in riferimento soprattutto all’amore o agli affetti familiari, alla professione, alla salute.
E’ sconcertante?