Tre anelli Tre anelli

Tre anelli

Una storia di esilio, narrazione e destino

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Descrizione dell’editore

«Tre anelli è un libro breve ma emozionante, di quelli che credono tenacemente al potere rigenerativo della letteratura».
«The Wall Street Journal»

«Tre anelli è stupendo. Mendelsohn fa qualcosa che di solito associamo ai migliori scrittori di finzione - penso a Sterne, Proust, Eco o Calvino».
Helen DeWitt

«Uno straniero arriva in una città sconosciuta dopo un lungo viaggio. Da qualche tempo è stato separato dalla sua famiglia; da qualche parte c'è una moglie, forse un figlio. Il percorso è stato travagliato, e lo straniero è stanco. Si ferma davanti all'edificio che diventerà la sua casa e poi comincia ad avvicinarsi». Chi è lo straniero errante, l'esule, il viaggiatore sperso? Oggi potrebbero essere i tanti popoli che lasciano le loro terre e attraversano il Mediterraneo, nel Novecento sono stati gli ebrei - i piú fortunati almeno - che hanno lasciato la Germania e l'Europa. In passato i tanti che hanno abbandonato la loro terra a causa di una guerra, di un rovescio, di un accidente. Questa frase torna ciclicamente in Tre anelli di Daniel Mendelsohn, via via che l'autore «incontra» la vita di tre esuli, diversi ma in qualche modo uniti: Erich Auerbach, il piú grande critico del Novecento, ebreo che fuggí dalla Germania di Hitler e scrisse il suo grande classico sulla letteratura occidentale, Mimesis, in esilio a Istanbul; François Fénelon, l'arcivescovo francese del diciassettesimo secolo il cui ingegnoso seguito dell'Odissea, Le avventure di Telemaco, una velata critica del Re Sole, segnò la rovina del suo autore; e il romanziere tedesco W. G. Sebald, autoesiliato in Inghilterra, le cui narrazioni serpeggianti esplorano i temi del viaggio e dell'esilio, della nostalgia e della separazione da casa. Raccontando le loro vite, Mendelsohn racconta anche una tecnica narrativa, un modo di dare forma alle storie e un senso al mondo: la narrazione ad anello, l'arte della divagazione, l'idea di un viaggio, di un'odissea, che permetta un ritorno a casa arricchiti. Una tecnica che, fin dai tempi di Omero, ha definito il modo occidentale (e soprattutto mediterraneo) di legare uomini e simboli, terra e cielo, caso e destino. Ma raccontando queste tre vite, questi tre esili, Mendelsohn racconta anche la propria, di vita, le deviazioni e i giri a vuoto, i passi falsi e le scoperte, gli incontri e le perdite. Ecco allora che l'ultimo anello di questo libro ipnotico e sapiente attraversa le vite di tutti, perché a tutti appartiene il viaggio. Dopo Gli scomparsi e Un'Odissea, Daniel Mendelsohn ci regala un libro di borgesiana intelligenza, un racconto nei cui cerchi è nascosto un mondo.

GENERE
Narrativa e letteratura
PUBBLICATO
2021
16 novembre
LINGUA
IT
Italiano
PAGINE
112
EDITORE
Einaudi
DATI DEL FORNITORE
Giulio Einaudi Editore Spa
DIMENSIONE
635,2
KB
Un'Odissea Un'Odissea
2018
Gli scomparsi Gli scomparsi
2018
Estasi e terrore Estasi e terrore
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An Odyssey: A Father, A Son and an Epic An Odyssey: A Father, A Son and an Epic
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