I Malavoglia
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Descrizione dell’editore
Maestro del verismo e grande scrittore dall'indiscussa potenza narrativa, Giovanni Verga offre con questo romanzo uno straordinario affresco della vita popolare siciliana dell'Ottocento, indagata non solo nei suoi aspetti esteriori e materiali, ma anche nelle sue più profonde forme sociali e di pensiero. La famiglia dei Toscano, ironicamente soprannominata i Malavoglia, si fa emblema di una riflessione umana e artistica che investe quella Questione meridionale destinata a far sentire i suoi effetti per molti anni ancora.
Recensioni dei clienti
Salvateci!
Dialetto insopportabile, povertà, miseria, sfortune ridicole e vessatorie alla Paperino o Mister Bean, meschinità in un teatrino ristretto pieno di pusillanimi e nient'altro. Nel XIX secolo tale desolante esplorazione "antropologica" può aver attirato l'interesse della platea dei lettori di romanzi colti, abituati alle ambientazioni in raffinati saloni nobili o, al limite, alto-borghesi. Ma per noi, poveri essere umani già ampiamente alfabetizzati a tali "scenari", nella lettura svanisce ogni interesse, e persino la componente d'intrattenimento diviene fastidio.
Non aiuta certo, come detto, la ferocia dialettale (per quanto encomiabile nella sua verosimiglianza) e la prosa asciutta, da cronaca giornalistica. Irritante e sopravvalutato, viene da tifare per la malasorte che s'accanisce contro tanta insopportabile mediocrità. A morte i malavoglia, germe di un'Italia non da celebrare, ma da dimenticare!