



I fratelli Karamazov
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4,4 • 60 valutazioni
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- 0,99 €
Descrizione dell’editore
“Kara, in russo, significa ‘castigo’, ‘punizione’; nelle lingue turco-tatare ha invece il significato di ‘nero’: un cuore oscuro, appesantito dalla colpa, che appartiene a tutti noi, costituisce il nucleo centrale dei Fratelli Karamazov, una delle opere fondamentali della letteratura moderna, un’opera a noi contemporanea nel senso più stretto della parola, perché Dostoevskij vi ha saputo raggiungere le profondità più intime della psiche umana, al di là degli impianti ideologici e degli intenti moraleggianti.” Dalla Postfazione di Serena Prina
I fratelli Karamazov si configura come la cronaca di una qualsiasi famiglia della provincia russa, contrassegnata dall’acerrimo contrasto tra la figura del padre, Fëdor, tirannico libertino, e i suoi quattro figli: Alëša, profondo conoscitore dell’animo umano, Dmitrij, un tenentino impulsivo, oscillante tra slanci di generosità e bassezze crudeli, Ivan, raffinato cultore dell’ateismo, e Smerdjakov, figlio epilettico e illegittimo e per questo condannato ai lavori più servili in casa. Quattro diverse personalità che trovano come punto di convergenza l’odio comune verso il padre.
Un grande capolavoro che finalmente rinasce in una nuova e prestigiosa traduzione.
Recensioni dei clienti
Capolavoro
Uno dei migliori libri di tutti i tempi.
Testamento dell'autore che ci ricorda della speranza della risurrezione per ogni coraggioso credente in Gesù Cristo.
Filosofico, tragico, complesso.
È
un libro incredibile quanto terribilmente lungo (aiuto), uno di quei romanzi che ti fa riflettere su cose grandi e profonde, come la vita, la morte, la fede e il male. A parte il fatto che Dostoevskij si sia dimostrato un genio perché riesce a farti capire i conflitti più complicati che si hanno dentro di sé, mostrando come tre fratelli così diversi possano rappresentare ognuno una parte di noi. C'è chi, come Ivan, dubita di Dio e si fa domande sul male e sulla sofferenza, e ha delle risposte che ti fanno venire il mal di testa. Poi c'è Alësa, il fratello che cerca di vivere in pace e fede, come se il mondo avesse ancora un senso, anche quando tutto sembra andare storto. Infine c'è Dmitrij, il fratello che è tutto passione e rabbia, che si lascia consumare dai suoi istinti e dai suoi desideri
(quest'ultimo palesemente io).
La cosa che mi colpisce di più è che Dostoevskij non ti dice mai cosa pensare: ti lascia con tutte le domande e ti fa vedere le cose da tutti i punti di vista. C'è un sacco di sofferenza nel libro, ma anche un accenno di speranza, anche se sembra sempre un po' lontana. Non è un libro facile, ma ti fa riflettere sulla vita, sul dolore, su cosa significa essere umano. È una lettura che ti resta dentro, ti cambia un po', perché ti fa vedere come, alla fine, ognuno di noi ha il suo modo di affrontare i problemi più grandi.
10/10 amato dall'inizio alla fine
Molto bello
Un libro inizialmente impegnativo, poi man mano che si prosegue la lettura si viene stregati e si “vive” la storia insieme ai personaggi del romanzo.
Da leggere