Delitto e castigo
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Descrizione dell’editore
Introduzione di Chiara Cantelli
Traduzione di Vittoria Carafa De Gavardo
Edizione integrale
Il giovane Raskòlnikov, abbandonati gli studi, decide di uccidere una vecchia usuraia per dimostrare a se stesso di essere un uomo “eccezionale”, al di là del bene e del male. Rimasto travolto dal proprio atto e tormentato dalla coscienza del fallimento, si consegna spontaneamente alla giustizia, cedendo a quella stessa norma che credeva di poter travalicare. Colpa, condanna ed espiazione: questi i capisaldi di Delitto e castigo, romanzo “poliziesco” che trasforma il giallo di un delitto nel mistero insondabile dell’anima umana. Incentrato su un unico personaggio – l’omicida Raskòlnikov – e concepito da Dostoevskij per «scavare a fondo tutti i problemi» dello spirito umano, il romanzo si popola di molteplici figure, ognuna delle quali possiede una propria autonomia e compiutezza. Sullo sfondo, una città fantasma, San Pietroburgo, teatro infernale di un’umanità disperata, simbolo di un mondo sul ciglio dell’abisso.
«In una giornata straordinariamente calda del principio di luglio, verso sera, un giovane, uscito dalla stanzetta che aveva in subaffitto nel vicolo di S., scese in strada e lentamente, con l’aspetto di una persona indecisa, s’avviò verso il ponte di K.»
Fëdor M. Dostoevskij
Fëdor Michajlovic Dostoevskij nacque a Mosca nel 1821. Da ragazzo, alla notizia della morte del padre, subì il primo attacco di epilessia, malattia che lo tormentò per tutta la vita. Nel 1849 lo scrittore, a causa delle sue convinzioni socialiste, venne condannato a morte. La pena fu poi commutata in quattro anni di lavori forzati in Siberia e nell’esilio fino al 1859. Morì a San Pietroburgo nel 1881. È forse il più grande narratore russo e uno dei classici di tutti i tempi. Le sue opere e i suoi personaggi, intensi, drammatici, affascinanti, sono attuali e modernissimi. La Newton Compton ha pubblicato L’adolescente, Delitto e castigo, I demoni, I fratelli Karamazov, Il giocatore, L’idiota, Memorie dal sottosuolo, Le notti bianche - La mite - Il sogno di un uomo ridicolo anche in volumi singoli.
Recensioni dei clienti
Delitto e castigo
Precisa e dettagliata l'analisi dei personaggi dal punto di vista dell'interiorità, dei loro disagi sociali, che sono fortemente determinati dalla povertà, dai pregiudizi e dai raggiri di una classe sociale dominante, che si prende gioco dei più poveri, sfruttandoli e indirizzandoli verso traguardi fuorvianti.
Il tormento interiore del protagonista prima e dopo aver commesso il delitto è il tormento di chi, ai margini della società, va alla ricerca della propria affermazione ed è disposto pur di raggiungere un'adeguata reputazione di pagare un prezzo molto alto, quello della persecuzione. Non sempre però , come del resto accade allo stesso Rodion, ciò è possibile. La coscienza non dà tregua al nostro protagonista che fino a quando non trova il coraggio di confessare il delitto, non riesce a trovare la tranquillità che dal delitto si aspettava. Sarà la scoperta dell'amore a far sì che Rodion inizi un percorso di trasformazione verso un cambiamento degno di essere nuovamente raccontato, come lo stesso Dostoevskij conclude il romanzo.
"Delitto e Castigo" è un romanzo introspettivo di una valenza straordinaria. Consente di entrare pienamente nei personaggi al punto da staccarsene a malincuore. La loro storia entra nel cuore del lettore, che trova tra tante storie e tanti caratteri, la propria storia e il proprio carattere. Assolutamente consigliata la lettura.
Soldi buttati
Insopportabile versione elettronica di un capolavoro. L'edizione è infarcita di un errore di ortografia ogni due pagine, tanto da rendere imbarazzante proseguirne la lettura. Ne sconsiglio fortemente l'acquisto